Julka

A Trieste, durante il periodo fascista, una bambina slovena subisce una dura punizione a scuola, per essere stata sorpresa a parlare nella sua madrelingua.

Trieste, 1924. Durante la ricreazione, i bambini della scuola elementare giocano, parlano ad alta voce e lanciano aerei di carta. La vista dalla finestra è dominata dal mare, che è anche argomento di discussione tra Julka, Marko e Danilo, i tre alunni sloveni della classe. Mentre Danilo sta dicendo a Julka che è andato a pescare di notte in estate, Marko tira di nascosto la treccia di Julka e Danilo gli corre dietro. “Pej no sem, Danilo!” (“Vieni qui, Danilo!”), dice Julka. Non riesce a vedere l’insegnante di italiano che sta entrando e la sente parlare in sloveno.

Un silenzio, pesante come una pietra, cade sulla classe e tutti fissano Julka. Il maestro la afferra violentemente e la appende al gancio per la treccia. I suoi occhi si inumidiscono mentre i suoi piedi non toccano il suolo. La vista dei suoi compagni di classe si offusca mentre sono costretti a scrivere mille volte sui loro quaderni “Devo parlare solo italiano”. Il fiocchetto della treccia di Julka si adagia sul gancio dell’attaccapanni come una farfalla ad ali aperte.

Animazione, 10 min, Italia/Slovenia
Status: in produzione

Pitching Forum
Selezionato a CEE Animation Forum 2019

Regia: Valeria Cozzarini
Sceneggiatura: Valeria Cozzarini e Andrea Trincardi (dal racconto La farfalla sull’attaccapanni di Boris Pahor)
Prodotto da: Andrea Trincardi (Altreforme), Boštjan Ikovic (Arsmedia)
Disegni e animazione: Valeria Cozzarini

Produzione: Altreforme (Italia), Arsmedia (Slovenia)

Con il sostegno di: Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, RE-ACT Co-Development Funding Scheme, Slovenian Film Centre, Viba Film, RTV Slovenia, FVG Film Commission